Registrato nell'arco di due anni e con tre formazioni diverse - di cui una con base a Bologna - "Backwardsupwardsky" di Chris Jonas raccoglie in 14 brani un jazz surrealista e libero di spaziare tra le tonalità. La musica di Jonas non è solo una questione di scrittura - o di improvvisazione - ma anche di scelte timbriche che disorientano e di un'alternanza tra vuoti e pieni minimale ma capace di...
Joachin Kühn French Trio: The Way
Il "trio francese" del pianista Joachim Kühn pubblica un disco che ha il marchio del free jazz, pur seguendo una sua personalissima narrativa. C'è un intuito melodico intrigante rintracciabile tra le libertà formali che caratterizzano questi 4 brani, un'idea di suono che secondo gli stessi musicisti unisce «luminosità, velocità ed eleganza», veicolando nel contempo una certa urgenza espressiva...
TRAINING with Ruth Goller: threads to knot
La musica contenuta in "threads to knot" è una meravigliosa creatura a più teste: quando non è il free-jazz a sbrigliare la creatività dei TRAINING e di Ruth Goller, il suono circoscrive un post-punk strumentale che disorienta con digressioni seriali solo in apparenza, pur frequentando anche latitudini avant a loro modo narrative
Jason Robinson: Ancestral Numbers 1
Il sassofonista e flautista Jason Robinson richiama, tra le tante, anche le lezioni di Eric Dolphy e John Coltrane, schivando la sudditanza psicologica grazie all'ironia e a un carattere musicale estroverso. Attitudine free, ma senza dimenticare concetti come ritmo, swing e melodia. Una "sound meditation" sorprendente.
Peter Brötzmann / Paal Nilssen-Love: Chicken Shit Bingo
Il clarinetto e il sax di Peter Brötzmann si scontrano con le percussioni di Paal Nilssen-Love: il dialogo è serrato ma non sempre violento, un annusarsi reciproco che genera persino qualche momento di stasi, oltre a una secchezza formale generalizzata. Il ring raffigurato in copertina è solo immaginato, ma il senso d'avventura è reale.