Trasformare la circolarità in spiritualità, facendosi ispirare dagli alberi e dalla nebbia di una fattoria ai confini con la Scozia. Una celebrazione che nei toni assomiglia più a una messa nera, tra crescendo urticanti à la Swans e trasfigurazioni di voci e suoni. "A Grand Stream" è un sorprendente trattato sull'inquietudine
Natalia Cappa: Una
La voce virtuosa della soprano argentina Natalia Cappa si fa strumento insolito per un mosaico di suoni "concreti", ritmici, timbricamente mutevoli e spettacolari. Stilisticamente parlando, c'è anche il Demetrio Stratos di "Cantare la voce" tra le pieghe di "Una", soprattutto nei solipsismi impegnati ad indagare le dinamiche e le possibilità espressive del canto
Theodora Laird & Caius Williams: Crosspiece
Contrabbasso/basso elettrico e voce, in un dedalo di improvvisazioni che lavora egregiamente sulle dinamiche e che in alcuni passaggi non sembra troppo distante dal jazz o dallo spiritual. Quello che da fuori potrebbe sembrare un esercizio di stile si trasforma in una musica dall'intensità inaspettata
Alison Cotton: Engelchen
Un omaggio a Ida e Louise Cook e al contributo che diedero al salvataggio di alcuni ebrei durante la seconda guerra mondiale. La musica gioca sulla drammaticità e sul pathos, grazie alle sovraincisioni di viola, tra paesaggi reali e immaginari, e parti cantate che richiamano suggestioni nordiche
Soundwalk Collective with Patty Smith: Correspondences Vol. 1
Dieci anni di collaborazione tra i sound hunters Soundwalk Collective e Patti Smith, i primi ambasciatori di un ambient sui generis che vive di field recording scovati in giro per il mondo e dell'arte di riarrangiarli, e la seconda voce poetica recitante dall'intensità unica
Nika Son: Aslope
Lo spazio e il suono, ovvero come la musica concreta possa trasformarsi prima in pulsazione, e poi in sensazione. Riverberi, voci che emergono improvvisamente, field recording e la capacità di saper orchestrare alla perfezione e seguendo la giusta semantica tutti gli elementi di questo dialogo.
Peter Brötzmann / Paal Nilssen-Love: Chicken Shit Bingo
Il clarinetto e il sax di Peter Brötzmann si scontrano con le percussioni di Paal Nilssen-Love: il dialogo è serrato ma non sempre violento, un annusarsi reciproco che genera persino qualche momento di stasi, oltre a una secchezza formale generalizzata. Il ring raffigurato in copertina è solo immaginato, ma il senso d'avventura è reale.
Kali Malone: All Life Long
Composto tra il 2020 e il 2023 ma in realtà ispirato allo stile delle partiture medievali, il nuovo album di Kali Malone si affida a organo a canne, cori e ottoni, abbandonandosi talvolta a ciclicità di voci sacrali, talvolta a persistenze ambient orchestrali e sui generis. Un'esperienza d'ascolto innegabilmente affascinante.
Robert Aiki Aubrey Lowe: Grasshopper Republic (Original Motion Picture Soundtrack)
L'ambient-elettronica di Robert Aiki Aubrey Lowe fa da colonna sonora ai cacciatori di cavallette in Uganda: nel film di Daniel McCabe la musica diventa il moltiplicatore emozionale di immagini surreali e di grande effetto
Billy Bultheel: Two Cycles
Una musica liminale. Cornici di suono senza un vero centro di gravità ma che ti circondano con sontuose dinamiche e timbri suadenti. Brani composti tra il 2016 e il 2023 e provenienti da contesti diversi, per un disco suddiviso tra una prima parte più elettroacustica e una seconda più elettronica.
Allison Burik: Realm
Avant, post-minimalismo, ambient-folk. Le definizioni per etichettare questo disco potrebbero essere tante, ma gli strumenti utilizzati sono tutto sommato pochi: principalmente il sax, il flauto e il clarinetto di Allison Burik. Una musica con un piede nell'epica di Mats Gustafsson e l'altro in un immaginario che sa di miti ancestrali nordici.
Loula Yorke: Volta
Ciclico come i giorni o come il moto di rivoluzione dei pianeti: i loop di sintetizzatore si accavallano, assumono nuove forme mentre crescono, tengono un piede nel minimalismo e un altro nello spazio profondo. Una routine ipnotica che vive di microvariazioni e cambi di accento.