Non è una battaglia tra chi consuma carne e chi non la mangia: si tratta invece di decidere se sostenere indirettamente un sistema di produzione del cibo che crea innegabili problemi etici, sociali, ambientali e politici.
Fire!: Testament
La band di Mats Gustafsson, Johan Berthling e Andreas Werlin, e gli Electrical Audio Studio di Steve Albini, in una registrazione analogica con in testa il basso ossessivo e le trame più ipnotiche dei Black Sabbath e nelle mani un jazz sfibrato e affascinante.
Shellac: To All Trains
L'ultimo disco inciso da Steve Albini con i sodali Bob Weston e Tod Trainer. Un involontario e drammatico saluto finale da uno dei più grandi produttori musicali di sempre.
L’uomo e il suo destino: “Anselm” di Wim Wenders
"Anselm", il nuovo film di Wim Wenders, è un'opera prepotentemente filosofica e un omaggio a una creatività unica e tutta da scoprire. Un tripudio di estetica e significati profondi in cui arte e cinema dialogano alla pari
Abdullah Ibrahim: 3
La calma olimpica e l'estrema grazia delle melodie al pianoforte di Abdullah Ibrahim in una registrazione live al Barbican Centre di Londra
Cesare Basile: Saracena
ll blues insulare di Cesare Basile trae linfa dall'attualità politica mediorientale e dal poeta palestinese Mahmoud Darwish, affrontando temi come l'esodo e la nostalgia in un disco antico e moderno al tempo stesso, e «da abitare come se fosse un’unica canzone»
Einstürzende Neubauten: Rampen (apm: alien pop music)
«Alien music» alla maniera degli Einstürzende Neubauten. Se fossimo nell'ambito della grafica, utilizzeremmo il termine "texturing", ma la sorpresa è sempre dietro l'angolo con la band tedesca
Richie Culver: Scream If You Don’t Exist
Gli Sleaford Mods dispersi in un deserto ambient-industrial che odora di Throbbing Gristle, o magari un Gil Scott-Heron bianco cullato da un cinismo esistenziale nero come la pece
Chaos Shrine: Mirror Division
Le liquide profondità ambient-industrial di Paul Beauchamp e Andrea Cauduro
Ella Ronen: The Girl with No Skin
Come fare meglio di Angel Olsen e Sharon Van Etten in 10 movimenti orchestrati da Sam Cohen