Nelle circolarità lente ed ossessive degli Slomo sembra di ascoltare dei Cluster narcotizzati, capaci di sviluppi incrementali del suono da manuale. Il droning di "Zen and Zennor" è una materia viva e ricca di dettagli che mira alla tridimensionalità e all'imponenza
Hair and Space Museum: Human Presence
La "presenza umana" a cui si riferiscono Emily Pothast e David Golightly è un lento sussurro perso nelle profondità dello spazio. Gli Hair and Space Museum arrivano a destinazione grazie a una ambient partorita da synth come il Moog Voyager e il Roland Juno-60, e senza dimenticare la lezione di Tangerine Dream e Klaus Schulze.
“The Substance” di Coralie Fargeat: il corpo come doppio
Un body horror riuscito che affronta il tema dell'ossessione per la bellezza e la giovinezza: calato in una realtà con regole proprie, "The Substance" di Coralie Fargeat si fa critica feroce dei nostri tempi grazie a un approccio alla materia spietato e surreale
Susanna: Meditations on love
Certe cadenze strumentali tipiche del minimalismo, qualche accento jazz, accenni alla musica orchestrale e un ricordo di Björk nelle linee melodiche. Il songwriting della norvegese Susanna Wallumrød destabilizza ed eccita per una obliquità di fondo che unisce grazia e arrangiamenti avventurosi
Félicia Atkinson: Space As An Instrument
Che sia racchiusa in una lenta progressione di note di pianoforte o in un field recording, in una flebile ambient o in una spoken word appena sussurrata, la musica di Félicia Atkinson rimane una materia impalpabile e affascinante capace di parlare alla parte più intima di ognuno di noi.
Laura Marling: Patterns in Repeat
La maternità suggerisce a Laura Marling un album ancora più intimo e diretto del predecessore "Song For Our Daughter". In "Patterns in Repeat" il folk della musicista si fa trasparente e domestico, sia nei sentimenti espressi che nelle scelte strumentali, con chitarra acustica, pianoforte e archi a fare da principali co-narratori.
Memorials: Memorial Waterslides
Già in tour con gli Stereolab e con un suono che mescola psichedelia Sixties, post-punk, pop e sperimentazione (una via di mezzo tra Jane Weaver e i Broadcast, con in più l'obliquità dei Martha & The Muffins, verrebbe da dire), i Memorials mostrano in "Memorial Waterslides" un grande dinamismo e una creatività fuori dagli schemi
Spanish waltz per La Singla: “Never Let it End” di Albert Mangelsdorff Quartet
Un quartetto al massimo della creatività che trae ispirazione in maniera quasi sinestesica da un'arte antica, riportandola ai dettami del free-jazz. Il risultato è un suono dalla modernità sconvolgente
Poesia punk-rock: “Catholic Boy” della Jim Carroll Band
Nonostante una carriera incentrata prevalentemente sulla scrittura e sui reading, Jim Carroll è stato anche un musicista. Ed è forse in questi dieci brani che si colgono meglio la grandezza e l’immediatezza dei suoi versi: come trasformare una New York spietata e ricca di personaggi al limite in una forma poetica commovente.
Nicola Ratti: Automatic Popular Music
Più che un lavoro attratto dalla ricerca melodica, l'ultimo disco di Nicola Ratti ci pare una raffinata collezione di diverse "temperature". È la sensazione che si prova davanti a un album costruito sugli automatismi del sintetizzatore modulare e i tape loop, e capace di giocare con i ritmi, i riverberi e il "calore" dei suoni.
Sarah Davachi: The Head As Form’d In The Crier’s Choir
L'ambient di Sarah Davachi ha in sé una lentezza mistica, rigorosa e intima al tempo stesso. Organo a canne, sintetizzatori, viole e fiati sublimano un'ispirazione nata da "I sonetti a Orfeo" di Rainer Maria Rilke e L'Orfeo di Claudio Monteverdi in una musica meditativa e potente, registrata in varie cattedrali in giro per il mondo.
Laurence Pike: The Undreamt-of Centre
Un requiem per batteria, coro ed elettronica che si rivela ritmico ed estatico al tempo stesso. Laurence Pike suona tutti gli strumenti, il Sydney Philharmonia Choir è la parte narrativa nei brani, per un disco ispirato anche dalla musica ambientale giapponese, dal free jazz e dalla tradizione corale dell’Estonia.